Orto frutteto solidale diffuso

Progetto finanziato da Azzero CO2 ed Enel Cuore Onlus

Anno 2024

Soggetto capofila: Casa Emmaus

Il progetto “Orto frutteto Comunità San Lorenzo” nasce con l’obiettivo di promuovere il benessere personale e sociale attraverso la creazione di un ambiente collaborativo e stimolante, dove prendersi cura della natura diventa occasione di crescita e apprendimento. L’iniziativa ha visto la piantumazione di 200 ulivi, trasformando l’area in uno spazio di socializzazione, responsabilità condivisa e sviluppo di nuove competenze.

Un elemento chiave del progetto è stata la collaborazione con gli studenti dell’Istituto Agrario di Villamassargia, che hanno affiancato gli ospiti della comunità in tutte le fasi del lavoro. Questa sinergia ha favorito uno scambio reciproco di conoscenze ed esperienze: gli studenti hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica le loro competenze, mentre gli ospiti hanno beneficiato di un supporto tecnico e motivazionale durante le attività.

Le attività del progetto si sono focalizzate su:

• formazione pratica, che ha permesso agli ospiti della comunità di acquisire conoscenze specifiche sulla cura degli ulivi e sulla gestione di un orto frutteto;
• promozione della socializzazione, creando opportunità di lavoro in gruppo e favorendo il dialogo, la collaborazione e il rafforzamento dei legami interpersonali;
• miglioramento del benessere psicofisico, grazie al contatto diretto con la natura, che contribuisce a ridurre lo stress e l’ansia, stimolando un senso di realizzazione personale e collettiva.

Il progetto ha dimostrato come la collaborazione tra realtà diverse, come una comunità e un istituto scolastico, possa generare un forte impatto positivo. L’orto frutteto rappresenta non solo un’opportunità educativa e formativa, ma anche uno strumento di inclusione sociale, autonomia e crescita sostenibile. Grazie alla partecipazione attiva degli ospiti, del personale della comunità San Lorenzo e degli studenti dell’Istituto Agrario di Villamassargia, questa iniziativa si è rivelata un esempio concreto di come il lavoro condiviso possa costruire un futuro più solidale e consapevole.